I bambini in Iran non sono mai stati fastidiosi. Giocano per le strade, ti guardano, si avvicinano. Anche solo per salutarti, per dirti il loro nome e per conoscere il tuo.
Selin, ad esempio, l’abbiamo incontrata fra le mura della citta vecchia a Yazd.
Stava andando a scuola e a gesti frammisti a qualche parola di inglese abbiamo parlato un po’. Ci siamo detti tante cose tra cui un reciproco “sei bella” e un meraviglioso “ti voglio bene”…